Le Cascate di Monte Gelato

L’itinerario che dalle cascate di Monte Gelato arriva a Calcata, passando per Mazzano Romano, è uno dei più interessanti del parco, per la varietà e la bellezza degli ambienti che si possono incontrare. Il percorso richiede circa tre ore e mezza e, oltre a calzature adeguate, sono necessarie cautela e attenzione soprattutto nel tratto iniziale, raccomandato solo agli escursionisti esperti e da fare solo con buone condizioni metereologiche. Il punto di partenza è alle Cascate di Monte Gelato, in corrispondenza del sentiero sulla sponda sinistra del fiume Treja, segnato con il numero 001.

Per tutti gli altri le Cascate di Monte Gelato si possono raggiungere tranquillamente in auto.

Arrivati alle cascate ci si immerge in una zona ricca di risorgive e rivoletti d’acqua, bella ma un po’ fangosa con una serie di saliscendi in mezzo al bosco, continuando sempre per il percorso più vicino al fiume.

Meta di scampagnate e località particolarmente amata dagli sceneggiatori di cinema e pubblicità, Monte Gelato è uno dei luoghi storici più significativi e suggestivi della Valle del Treja. Il fiume scorre attraverso gli alberi formando piccole cascate naturali, che in estate regalano un po’ di refrigerio ai tanti visitatori domenicali. Per la sua ricchezza d’acqua, Monte Gelato è stato frequentato dall’uomo fin dall’età preistorica e qui si conservano tracce dei molteplici insediamenti avvenuti nel tempo: dai resti di una villa romana del I secolo a.C., all’insediamento agricolo dell’VIII secolo d.C., al mulino ad acqua realizzato nell’800 e rimasto attivo sino agli anni ’60. La Mola, o mulino, venne realizzata per volontà della famiglia Del Drago, che in quegli anni era proprietaria dell’omonima tenuta.

Si tratta di un complesso di edifici che sfrutta alcune preesistenze medievali: una struttura posta tra i due rami del fiume Treja, in corrispondenza delle note cascate, forse già in antico usata come mola e una torretta situata poco distante, lungo la strada attuale. Rimasto attivo fino dopoguerra e poi abbandonato, è stato recuperato solo in tempi molto recenti, e ospita un punto informativo del Parco che, attraverso plastici e pannelli, illustra alcuni aspetti della struttura del territorio circostante. La suggestione dei luoghi, le numerose cascatelle, le ombrose forre, la rendono una meta classica per gite e scampagnate.

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